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Il famigerato GDPR: cos’è e come ha cambiato internet in Italia

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Nel maggio del 2018, esattamente a partire dal giorno 25, in Italia è entrato in vigore il famigerato GDPR, il regolamento europeo sulla protezione dei dati personali. Questo ha avuto ripercussioni grandissime nel mondo di internet, in cui i dati personali hanno ormai un valore importantissimo. Era quindi necessario avere una regolamentazione chiara e precisa sull’utilizzo e la gestione di tali, preziosissimi dati.

Da quel giorno, come avrete notato, ogni volta che aprite un sito interne, come Snai Casinò recensione ad esempio, vi appare un avviso che vi comunica che i vostri dati vengono trattati nel rispetto della norma e che se non siete d’accordo, potete impedire al sito di raccogliere informazioni tramite i cookie. Insomma, sia che usiate il web per giocare nei casinò online, per piazzare scommesse sportive, per informarvi o semplicemente per rilassarvi, il GDPR ha sicuramente toccato anche voi.

Cos’è esattamente il GDPR…

L’acronimo GDPR sta per General Data Protection Regulation, ovvero Regolamentazione Generale sulla Protezione dei Dati. Lo scopo dunque è chiaro: regolamentare e tutelare i dati personali degli utenti di qualunque tipo di sito web. Quando si visita un sito web, infatti, si viene immediatamente “schedati” senza il bisogno di compiere delle reali azioni. Mettiamo ad esempio che decidiate di giocare online, il sito a cui vi collegherete conoscerà quasi subito la vostra posizione, la vostra lingua, le vostre preferenze di gioco e le vostre abitudini. Se poi create un account (o ne avete già uno) allora il sito avrà ancora più dati da registrare: sesso, età, professione, contatti e tanti altri. Questi dati sono preziosissimi in ottica di marketing: permettono al sito di fare le migliori offerte studiate appositamente per un determinato tipo di clienti. Alcuni siti cederanno i dati ad altri dietro compenso. Insomma, nell’epoca di internet, del marketing degli influencer e dei social, questi dati sono estremamente preziosi per le aziende.

Per questo motivo, l’Unione Europea ha ritenuto necessario avere una regolamentazione uniforme in tutti i paesi dell’unione: tutti i cittadini europei dovevano avere lo stesso livello di tutela, sia che si collegassero da Tallinn che da Roma.

…e quali sono i suoi effetti

Premesso quanto anticipato nel paragrafo precedente, vediamo ora quali sono gli effetti reali del GDPR sulla vita degli utenti ma anche delle aziende che utilizzano il web per affari. Come detto, sono state introdotte regole che servono a chiarire questioni fondamentali come l’informativa sulla privacy e il consenso all’utilizzo dei dati personali. Ora le aziende devono indicare chiaramente se e come raccolgono i vostri dati. Molto importante è anche l’aspetto della raccolta automatizzata, ovvero i famigerati cookie: si tratta di file che vengono di fatto installati nel vostro pc ogni volta che vi collegate ad un nuovo sito e che restano nella vostra memoria di navigazione. In molti casi, i cookie sono utili anche all’utente perché permettono di avere un’esperienza più personalizzata della visita al sito web. Tuttavia, resta una raccolta di dati non espressamente autorizzata e pertanto andava regolata.

Nel GDPR, inoltre, vengono inseriti nuovi diritti dell’utente, tra cui il diritto di accesso ai propri dati da parte dell’interessato, il diritto ad un ricorso, il diritto di rettifica e il diritto alla revoca del consenso.

Inoltre, grazie al GDPR sono state inasprite le regole per la diffusione dei dati legalmente raccolti al di fuori dell’Unione Europea. Infine, sono state stabilite tutta una serie di norme da seguire se i diritti precedentemente elencati dovessero essere violati.

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