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Le forme di governo: il punto

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Poiché si parla molto di Presidenti, Primi Ministri e Parlamenti, credo che sia importante avere ben chiaro il funzionamento delle varie forme di governo più diffuse al momento nel mondo. Solo così ci si può rendere davvero conto di cosa può o non può fare un organo e di quali sono i reali poteri di tutti i protagonisti in gioco, primi fra tutti gli elettori.

Repubblica Parlamentare, il caso dell’Italia

Partiamo ovviamente da quello che abbiamo più vicino, ossia la forma di governo che vige in Italia. Il nostro paese è una Repubblica Parlamentare in cui i cittadini eleggono democraticamente il Parlamento che a sua volta elegge il Primo Ministro e il Presidente della Repubblica. Pertanto, in Italia non si elegge direttamente il Primo Ministro e il Governo come qualche politico demagogo vorrebbe far credere, ma entrambi si formano in seguito alle consultazioni elettorali e agli accordi tra i partiti che entrano in Parlamento. La prossima volta che sentite dire “governo eletto dal popolo” saprete che vi stanno prendendo in giro!

Repubblica Presidenziale, ovvero gli Stati Uniti

Chi invece vota direttamente il proprio Presidente sono gli elettori degli Stati Uniti. Come è noto, i principali partiti americani (di fatto, due, i Democratici e i Repubblicani) candidano una persona alla presidenza.

Il Parlamento, ovvero il Congresso degli Stati Uniti d’America, è formato da due camere, la Camera dei Rappresentanti e il Senato: in entrambe i membri vengono eletti direttamente dagli elettori in una diversa tornata elettorale rispetto a quella presidenziale. I due organi (Presidente e Congresso) sono di fatto separati, anche perché vengono eletti in due momenti diversi, ma devono collaborare per portare a termine le politiche, pena pensati blocchi istituzionali che non portano a nulla.

Repubblica Semipresidenziale, il caso speciale della Francia

Esiste una terza via tra il presidenzialismo americano e il caso italiano, ovvero quello francese. Oltralpe, infatti, esiste una particolare forma di governo chiamata Repubblica Semipresidenziale, in cui il Presidente della Repubblica viene eletto direttamente dai cittadini, ma in cui questa figura deve fare i conti con un Primo Ministro da lui nominato che deve avere la fiducia del Parlamento. Per questo motivo, il governo del Presidente è strettamente legato alla fiducia del Parlamento e questo legame ne può fortemente delineare le politiche.

Monarchia Parlamentare, la nuova vita delle monarchie europee

Le antiche monarchie europee (ma non solo, anche il Giappone ad esempio rientra in questo insieme), si sono dovute mettere al passo con i tempi per sopravvivere. E questo ha significato la delega totale dei propri poteri ad un altro organo, ovvero un Parlamento democraticamente eletto e al suo Governo. È questo il caso ad esempio di Spagna, Regno Unito (e quindi di tutti i paesi del Commonwealth britannico), Danimarca, Norvegia, Svezia, Paesi Bassi e Belgio.

I Re e le Regine di queste nazioni hanno oggi un ruolo puramente simbolico, non avendo nessuna voce in capitolo. Rappresentano l’unità del paese e sono nella maggior parte dei casi, molto amati dalla popolazione proprio per questa loro funzione. Chi detiene il potere politico è invece il Parlamento e il suo Governo, su cui spicca il Primo Ministro.

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